Tullia d’Aragona

tullia d'aragonaTullia d’Aragona (Roma, 1510 circa – Roma, 1556) è stata una famosa poetessa, filosofa e donna di lettere, nonchè cortigiana del Rinascimento italiano.

Tullia d’Aragona è figlia di Giulia Campana, popolare cortigiana romana ma di origine ferrarese e Luigi d’Aragona, cardinale italiano durante pontificato di Leone X. Gran parte della sua vita la trascorre tra le città di Firenze e Siena per poi trasferirsi nell’ambiente romano, sebbene negli anni successivi viaggia da una citta all’altra dell’Italia centrale.

Colta, educata e istruita, bella e attraente e dotata del fascino di una voce soave Tullia d’Aragona si circonda di nobili, letterati, poeti, intellettuali, tutti attratti e ammaliati dalle sue capacità seduttive e letterarie, nella continua ricerca di un ruolo sociale. Il suo salotto letterario diventa il luogo più importante di incontro e di confronto culturale tra gli uomini di lettere del Rinascimento italiano. Nonostante la sua attività come cortigiana e le conseguenti critiche e pregiudizi espressi dalla società cinquecentesca sulla sua persona le sue doti letterarie trovano diversi apprezzamenti, anche dall’ Aretino.

Nel 1543 sposa a Siena Silvestro Guicciardi, ma della loro vita matrimoniale si conosce ben poco o quasi nulla. Si presume che il matrimonio sia servito a Tullia d’Aragona per nascondere la sua parallela attività di cortigiana.

Nel 1547 scrisse la sua opera più famosa, il “Dialogo della infinità d’amore” un trattato sull’amore che prende spunto dalle dottrine che Leone Ebreo aveva esposto nei suoi tre “Dialoghi d’amore” (dell’anno 1535), per sviluppare una nuova concezione della natura dell’amore sotto il profilo prettamente femminile. Tra le sue opere vanno citate anche le “Rime della signora Tullia d’Aragona e di diversi a lei” ( anno 1547); un rifacimento dell’opera letteraria  “Il Meschino, o il Guerino” ( anno 1560).

Tullia d’Aragona muore a Roma nel mese di Marzo del 1556; i suoi resti giaciono sepolti a Roma nella Basilica di Sant’ Agostino, accanto alla tomba della madre e della sorella.

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