La Crocifissione tra i S.s. Venanzio, Pietro, Giovanni Battista e Porfirio detto Trittico di Camerino è un dipinto (tempera e oro su tavola, cm 116×82) realizzato nel 1480 dal pittore umbro Nicolò di Liberatore, detto l’Alunno ed attualmente conservato nella Pinacoteca Vaticana, all’interno dei Musei Vaticani, Città del Vaticano, Roma.
Nicolò di Liberatore, detto l’Alunno (Foligno, 1430 circa – Foligno, 1502) è stato un celebre pittore umbro, annoverato tra i principali esponenti del Rinascimento italiano ed umbro unitamente al Perugino e al Pinturicchio. Tra le sue opere principali occorre citare il Gonfalone di Sant’Antonio Abate (anno 1457), conservato presso la Pinacoteca comunale di Deruta; il Polittico di San Rufino (anno 1462),conservato presso il Museo diocesano e cripta di San Rufino ad Assisi; il Polittico di Cagli (anno 1465), conservato presso la Pinacoteca di Brera a Milano; il Polittico di Montelparo (anno 1466), conservato nella Pinacoteca Vaticana; il Gonfalone della confraternita dell’Annunziata (anno 1466), conservato presso la Galleria Nazionale dell’Umbria, a Perugia.
La Crocefissione tra i S.s. Venanzio, Pietro, Giovanni Battista e Porfirio detto Trittico di Camerino viene realizzato dal pittore umbro per la Cappella Valenti della Collegiata di San Venanzio di Camerino (Ascoli Piceno), oggi conservato presso la Pinacoteca Vaticana.
L’opera è divisa in tre scomparti, con al centro la scena raffigurante la Crocifissione con la Madonna, San Giovanni evangelista e la Maddalena ai piedi della croce; nella tavola laterale di sinistra sono raffigurati San Venanzio, il santo patrono di Camerino che regge in mano il modellino della città di Camerino, e San Pietro, mentre nella tavola laterale di destra sono raffigurati San Giovanni Battista e San Porfirio. Nei medaglioni in alto sono raffigurati Isaia e David e nella cuspide la Resurrezione.
Presso la Pinacoteca Vaticana è conservata solo la tavola centrale con la Crocifissione e i santi mentre altre due cuspidi, i pilastrini laterali e la predella si trovano in altri musei, in particolare alcuni scomparti della predella si trovano al Musée du Petit Palais di Avignone e al Fine Art Museum di Boston.