Lo Sposalizio della Vergine è un dipinto (olio su tela) realizzato nel 1814 dal pittore romano Carlo Labruzzi ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia.
Carlo Labruzzi (Roma, 6 Novembre 1748 – Perugia, 8 Dicembre 1817) è stato un celebre pittore e incisore italiano. Molto apprezzato anche come paesaggista si forma presso il fratello minore, noto ritrattista, Pietro Labruzzi e si afferma ben presto nel panorama artistico tanto che nel 1781 viene ammesso alla Congregazione dei Virtuosi al Pantheon. Tra le sue opere occorre citare la realizzazione una delle due grandi “conversazioni” (databili al 1807) di Palazzo Ruspoli a Roma raffigurante diversi esponenti di casa Ruspoli all’interno di uno dei saloni del palazzo di famiglia e commissionata al pittore dal principe Francesco Ruspoli; il ritratto dell’archeologo danese Georg Zoëga (databile intorno al 1809), conservato nel Museo di Roma; i ritratti di Teresa Pichler, moglie di Vincenzo Monti (un totale di quattro dipinti, databili tra il 1805 e il 1807-1808) conservati uno al Museo Mario Praz e un altro al Museo Napoleonico di Roma.
Il dipinto lo Sposalizio della Vergine proviene dalla Cappella del Sant’Anello nella Cattedrale di San Lorenzo o Duomo di Perugia. L’opera viene commissionata dai priori della Compagnia del Sant’Anello al pittore romano, giunto a Perugia nel 1813 in quanto nominato direttore dell’ Accademia di Belle Arti, e dove rimane fino al 1817, anno della morte.
L’opera del Labruzzi doveva sostituire l’originaria tela con lo Sposalizio della Vergine (databile al 1499) di Pietro Perugino, confiscata durante l’occupazione napoleonica ed attualmente conservata al Musée des Beaux-Arts di Caen, in Francia. Collocato sull’altare della Cappella del Sant’Anello il 18 gennaio 1815, l’operad el Labruzzi non ottiene un grande successo e nel 1825 viene sostituita con pala raffigurante lo Sposalizio della Vergine, opera del pittore francese Jean Baptiste Wicar.
Il dipinto lo Sposalizio della Vergine raffigura la scena in cui Giuseppe infila l’anello al dito di Maria dinanzi al Sacerdote e un gruppo di persone che fungono da testimoni. Il tutto è ambientato all’interno di una struttura architettonica con colonne tortili.