“Santa Barbara” è un dipinto (olio su tela, cm 255 × 145) realizzato tra il 1596 e il 1597 dal pittore italiano Giuseppe Cesari, detto Cavalier D’Arpino, ed attualmente conservato nella Cappella di Santa Barbara all’interno della Chiesa di Santa Maria in Traspontina, a Roma.
Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d’Arpino (Arpino, Frosinone, 14 Febbraio 1568 – Roma, 3 Luglio 1640) è stato un celebre pittore italiano, tra i più apprezzati e rinomati della pittura romana tra i secoli XVI e XVII, ed è passato alla storia per essere stato il maestro di Michelangelo Merisi, meglio noto come il Caravaggio e di Guido Reni.
Tra le opere romane occorre citare le decorazioni del soffitto della Cappella Contarelli nella Chiesa di San Luigi dei Francesi, le decorazione della volta della Cappella Olgiati nella Basilica di Santa Prassede, due dipinti (l’ Adorazione dei Magi e la Natività) per la Cappella Aldobrandini nella Chiesa di Santa Maria in Via, le decorazioni nel palazzo dei Conservatori in Campidoglio, affresco dell’ Ascensione nella Basilica di San Giovanni in Laterano, cartoni per la decorazione a mosaico della cupola nella Basilica di San Pietro in Vaticano, decorazioni della cappella Paolina nella Basilica di Santa Maria Maggiore, la pala d’altare raffigurante l’ Incoronazione della Vergine per la Chiesa di Santa Maria in Vallicella detta tradizionalmente Chiesa Nuova, i dipinti Morte della Vergine e Natività della Vergine nella Chiesa di Santa Maria di Loreto, e per l’appunto la pala d’altare raffigurante “Santa Barbara” nella Cappella di Santa Barbara all’interno della Chiesa di Santa Maria in Traspontina.
Il dipinto “Santa Barbara“, martire cristiana del IV secolo, è collocata nell’omonima Cappella edificata nel 1594 per volontà del Cardinale Pietro Aldobrandini, nipote di Papa Clemente VIII.
La Santa è dipinta a figura intera, vestita con una tunica chiara e un ampio mantello che le scende sulle spalle, con in alto a sinistra un angelo.
Dietro di lei si intravde la torre dove il padre l’avrebbe rinchiusa per tutelare la sua bellezza e proteggerla dai numerosi pretendenti, mentre sullo sfondo è raffigurato un paesaggio collinare.