San Sebastiano. Opera di Giuseppe Giorgetti

San Sebastiano roma point of viewLa statua di San Sebastiano si trova all’interno della Basilica di San Sebastiano fuori le mura, sita a Roma sulla Via Appia Antica al numero 136, nel quartiere Ardeatino, ed è opera dello scultore Giuseppe Giorgetti.

Giuseppe Giorgetti è stato uno scultore italiano, presumibilmente di origine romana, fratello minore del celebre scultore Antonio Giorgetti, collaboratore di Gian Lorenzo Bernini (tra le sue opere occorre citare i due angeli in ginocchio all’ingresso della Cappella Spada all’interno della Chiesa di San Girolamo della Carità, nel rione Regola, e l’Angelo con la Spugna situato su Ponte Sant’Angelo). Al pari del fratello maggiore, anche Giuseppe Giorgetti lavora a Roma al servizio della nobile famiglia Barberini, come scultore di fiducia. In tale ottica nel 1672 realizza la statua giacente di San Sebastiano, santo e martire, su commissione del Cardinale Francesco Barberini, per la Basilica di San Sebastiano fuori le mura.

La statua giacente di San Sebastiano viene collocata all’interno della omonima Cappella di San Sebastiano, situata sul lato sinistro dell’altare maggiore, e realizzata nel 1672 su progetto del pittore e scultore romano Ciro Ferri, allievo e collaboratore di  Pietro da Cortona.

Il santo viene raffigurato giovane e morente, con il corpo nudo, sdraiato, coperto solo da un panneggio sui fianchi e trafitto dalle frecce del primo martirio. Il capo è chinato all’indietro, con la mano sinistra adagiata lungo il corpo mentre la mano destra poggiata sul petto; le forme del viso e del corpo sono morbide e la muscolatura è ben evidenziata e scolpita. Nella Cappella di San Sebastiano sono altresì conservate le reliquie del santo.

La statua di San Sebastiano viene considerata dalla critica dell’arte come il più grande capolavoro di Giuseppe Giorgetti, e per il notevole pregio sono state avanzate le ipotesi che il modello della statua sia stato fornito dallo scultore Ciro Ferri, progettista della Cappella di San Sebastiano o ancora dallo stesso Gian Lorenzo Bernini.

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