La Corte Suprema Francese con la sentenza in commento si pronuncia, in materia di proprietà intellettuale, letteraria ed artistica, su una presunta contraffazione della composizione musicale della canzone “Aisha” con conseguente violazione del diritto di autore.
In tal senso la Suprema Corte Francese afferma che, ai sensi dell’articolo L. 112-1 del Codice della proprietà intellettuale, i lavori relativi alla presunta contraffazione della canzone “Aisha” mostrano una sequenza di accordi identici su quattro note.
Il suddetto passaggio, a parere della Suprema Corte Francese, è comunemente e generalmente usato in diverse composizioni musicali e, pertanto, non può essere considerato come una appropriazione vera e propria.
Ciò non è sufficiente per escludere l’originalità del lavoro musicale prodotto e al contempo non è idoneo ad affermare la contraffazione.
Inoltre ai sensi dell’articolo L. 113-3 del Codice della proprietà intellettuale si afferma che l’eventuale procedura di contraffazione è il risultato di un lavoro di collaborazione tra diverse persone, pertanto, è proprietà comune tra gli stessi.
Ciò comporta che la presunta contraffazione dell’opera musicale prodotta deve essere contestata a ciascuno di loro, dal momento che il loro contributo alla realizzazione dell’attività di contraffazione non può essere separato, indipendentemente dalla natura del diritto d’autore invocato dal ricorrente nella causa.
Per escludere l’originalità del lavoro prodotto, lo stesso deve essere valutato nel suo complesso, sotto il profilo dei diversi elementi che compongono l’opera musicale presuntivamente contraffatta.
La Corte Suprema – Prima Sezione Civile – Sentenza n 1024 del 30 settembre 2015