Paulina Luisi

Paulina LuisiPaulina Luisi (Colon, Argentina, 1875 – Montevideo, Uruguay, 16 Luglio 1950 ) è stata una famosa educatrice, medico, e forse la più importante femminista uruguaiana del XX secolo, attivista per la lotta e il riconoscimento dei diritti delle donne in Uruguay, in particolare il diritto di voto. Accanto a tutto ciò, la sua azione ruota intorno all’affermazione del diritto alla sessualità e alla salute pubblica, sotto forma di educazione responsabile all’interno della società.

Nata in una famiglia aperta e progressista, con il padre di origine italiana, Paulina Luisi  studia in modo libero e appassionato e nel 1909 consegue la laurea in medicina presso la Facoltà di Medicina dell’Università della Repubblica e diviene la prima donna uruguaiana a conseguire tale titolo in Uruguay (così come sua sorella Clotilde è la prima donna a studiare giurisprudenza e a diventare il primo avvocato in Uruguay e l’altra sorella minore Luisa che diviene una famosa poetessa uruguaiana).

Nella rivista Acción Femenina (Azione femminile – 1917) della quale è la fondatrice, Paulina Luisi esprime così i suoi concetti di femminismo e di uguaglianza di genere:

la donna è qualcosa di più di un materiale creato per servire e obbedire all’uomo come una schiava, che è più di una macchina per produrre bambini e prendersi cura dei casa; … deve essere la compagna e la consigliera dell’uomo, non la sua schiava

L’affermazione e il riconoscimento dei diritti delle donne passa  anche attraverso la promozione del diritto all’educazione sessuale, nel sistema scolastico pubblico primario e secondario uruguaiano, e la limitazione della prostituzione ai fini di una procreazione sicura e come prevenzione delle malattie veneree.

Tra i diversi ruoli pubblici nelle politiche nazionali che ha ricoperto nel corso della sua vita occorre ricordare quello di rappresentante del governo uruguaiano alla Società delle Nazioni e delegata del governo uruguaiano presso la Commissione per la protezione dell’infanzia e della gioventù e per la lotta contro la tratta di donne e bambini (1922, 1923, 1924, 1925).

Inoltre è stata a capo dell’Alianza Uruguaya de Mujeres (Alleanza delle Donne uruguaiane), nel 1919, per il riconoscimento del diritto di voto alle donne. Anche grazie ai suoi interventi nel 1932 viene approvata in Uruguay la Legge sul suffragio femminile.

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