L’ Obelisco Lateranense, si trova a Roma, in Piazza San Giovanni in Laterano, dietro la Basilica di San Giovanni in Laterano e di fronte Palazzo Lateranense, nel rione Monti. L’obelisco fa parte dei tredici obelischi presenti nella città di Roma.
L’ Obelisco Lateranense, in granito rosso, è decorato con una ricca serie di geroglifici mentre sulla sommità è posta una croce in bronzo; viene classificato come l’obelisco più alto del mondo, raggiungendo, infatti, una altezza di metri 32,18 (a cui si deve aggiungere la base).
Di origine egiziana, l’Obelisco Lateranense risale XV secolo a.C. ai tempi dei faraoni Tutmosis III e Tutmosis IV, e viene portato a Roma per volere dell’imperatore Costantino nel 357, e alla sua morte, il trasporto viene completato dal figlio Costanzo II, ed eretto nel Circo Massimo, per poi rimanere sepolto per oltre dieci secoli. Viene classificato, altresì, come l’obelisco più antico di Roma.
Successivamente, nel 1588, l’obelisco viene collocato dall’architetto Domenico Fontana su commissione di Papa Sisto V (al secolo Felice Peretti) vicino alla Basilica di San Giovanni in Laterano, dove si trova tutt’ora, prendendo il posto della statua equestre di Marco Aurelio.
Alla base dell’ Obelisco Lateranense, addossata sul lato della Piazza di San Giovanni in Laterano, si trova la fontana, realizzata presumibilmente su progetto di Domenico Fontana nei primi anni del Seicento su commissione e finanziamento dei Canonici Lateranensi; la fontana, in marmo e travertino, è alimentata dall’Acquedotto dell’ Acqua Felice.
Invero, per volontà di Papa Sisto V (al secolo Felice Peretti), intorno alla fine dell’anno 1589, viene commissionato all’architetto Giovanni Fontana, fratello di Domenico Fontana, la costruzione di un nuovo acquedotto che prevedeva anche il ripristino dell’antico Acquedotto Alessandrino, risalente all’imperatore Alessandro Severo nel 222-226 d.C.. Il nuovo acquedotto viene chiamato dal suo nome “Acqua Felice“. Nelle intenzioni di Papa Sisto V, con la realizzazione dell’ acquedotto, vi è quella di rifornire sotto il profilo idrico i rioni che si trovano sui colli Viminale e Quirinale dove, per l’appunto, sorge anche la villa di sua proprietà, Villa Montalto. Successivamente si passa anche alla zona del Laterano, con la costruzione di alcune fontane pubbliche.
La fontana si compone di due delfini che con le code reggono una valva di conchiglia e gettano l’acqua in una ampia vasca sottostante; inoltre sono presenti l’aquila e due draghi, emblemi araldici di Papa Paolo V (al secolo Camillo Borghese), sotto il cui pontificato la fontana viene poi completata.