La Madonna col Bambino e Sant’Antonio da Padova è un dipinto (olio su tela) realizzato nel 1640 circa dal pittore toscano Francesco Nasini, ed attualmente conservato nel Museo Diocesano d’Arte Sacra di Pienza, in Toscana.
Francesco Nasini (Piancastagnaio, 8 giugno 1611 – Castel del Piano, 27 gennaio 1695) è stato un celebre pittore toscano. Tra le sue numerose opere, per lo più conservate nel centro d’Italia, tra il Lazio, l’Umbria e la Toscana, occorre citare il ciclo di affreschi (databile al 1640-1641) conservati nella Chiesa della Madonna di San Pietro a Piancastagnaio; il pregevole affresco raffigurante la Pietà con i Santi Francesco e Rocco (databile al 1693), conservato nei locali della sagrestia della Pieve di Santa Maria Assunta di Piancastagnaio; le due tele raffiguranti l’Annunciazione (databile alla metà del XVII secolo) conservati a Palazzo Orsini di Pitigliano; i dipinti raffiguranti Ager e l’Angelo, San Pietro e Petronilla, Martirio di un Santo Vescovo, Morte di un Santo Vescovo a cui appare il Redentore, tutti conservati presso il Museo Civico Archeologico e d’Arte Sacra Palazzo Corboli di Asciano; i dipinti raffiguranti Santa Cecilia, San Giovanni Evangelista, Santo Martire, Visione di Sant’Antonio da Padova, Santa Barbara, San Francesco in estasi sorretto da due angeli, Martirio di San Bartolomeo, tutti conservati presso la Pinacoteca di San Francesco nel Museo della Città di Acquapendente; il ciclo di affreschi (databili alla metà del XVII secolo) raffiguranti le storie della vita di Sant’Antonio di Padova nel presbiterio della Chiesa di San Francesco di Acquapendente, e un ciclo pittorico raffigurante la Vita di San Francesco nel Chiostro di San Francesco ad Acquapendente.
Il dipinto Madonna col Bambino e Sant’Antonio da Padova raffigura la Vergine che stringe a sè il Bambino Gesù in piedi, nudo coperto solo da un panneggio bianco, e a sinistra si trova, in atteggiamento adorante, Sant’Antonio da Padova con accanto un mazzo di gigli. Il carattere intimo e devozionale dell’opera si ricava dalle espressioni dolci dei visi delle tre figure e, in particolare dal Bambino che stringe il velo della madre.