Lorenzo Costa detto anche il Vecchio (Ferrara, 1460 – Mantova, 5 marzo 1535), è stato un celebre pittore italiano, di origine ferrarese, annoverato tra i maggiori esponenti del periodo rinascimentale e della Scuola Ferrarese.
La sua formazione artistica avviene prima a Ferrara e poi a Firenze sotto la guida di Benozzo Gozzoli. Verso la fine del Quattrocento (precisamente intorno al 1483) si apre il periodo bolognese del pittore, in cui raggiunge una maturità artistica entrando a far parte della scuola pittorica bolognese.
A Bologna si trovano le sue più importanti opere come la “Pala Bentivoglio” (Madonna in trono con la famiglia di Giovanni II Bentivoglio) realizzata nel 1488 su commissione di Giovanni II Bentivoglio, unitamente alle tele, di grandi dimensioni, raffiguranti “Il Trionfo della Fama” e “Il Trionfo della Morte“, tutte conservate nella Cappella Bentivoglio all’interno della Chiesa di San Giacomo Maggiore a Bologna, (in tal senso il suo Ritratto di Giovanni II Bentivoglio, databile al 1490-1492 circa, è conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze); i dipinti raffiguranti il “Martirio di San Sebastiano”, “l’Annunziata” e i dodici “Apostoli” (databili intorno al 1489) per la Cappella di San Sebastiano nella Basilica di San Petronio (mentre “l’Angelo Annunziante” è attribuito a Francesco Francia); il dipinto raffigurante la Madonna e santi, (databile 1492) conservato sempre nella Basilica di San Petronio.
All’inizio del Cinquecento (precisamente intorno al 1506) Lorenzo Costa si trasferisce a Mantova, come pittore alla corte Gonzaga, in sostituzione di Andrea Mantegna. In questo periodo mantovano realizza ulteriori ed importanti opere come il dipinto “Isabella d’Este nel regno di Armonia” su commissione della marchesa di Mantova Isabella d’Este (databile tra il 1505 e il 1506), ed attualmente conservato presso il Museo del Louvre di Parigi, (in origine il dipinto viene commissionato al pittore Andrea Mantegna ma a seguito della sua morte avvenuta nel 1506 l’opera viene affidata a Lorenzo Costa il Vecchio). L’opera è destinata per lo studiolo di Isabella d’Este nel Castello di San Giorgio a Mantova, unitamente ad altri tre dipinti come il “Parnaso” e il “Trionfo della Virtù” del Mantegna e la “Lotta tra Amore e Castità” del Perugino.
Appartiene sempre al periodo mantovano il dipinto raffigurante la Madonna in trono e santi (databile intorno al 1525) e conservato nella Basilica di Sant’Andrea.
Il figlio Ippolito Costa (1506-1561) è stato anch’egli un celebre pittore così come il nipote Lorenzo Costa il Giovane (1537-1583).