La Regina Isabella del Portogallo

La Regina Isabella del Portogallo

La Regina Isabella del Portogallo

La Regina Isabella del Portogallo o il Ritratto dell’imperatrice Isabella del Portogallo è un dipinto (olio su tela, cm 117×98) realizzato nel 1548 dal pittore veneto Tiziano Vecellio, ed attualmente conservato nel Museo del Prado di Madrid in Spagna.

L’opera viene eseguita su esplicita richiesta dell’imperatore Carlo V d’Asburgo, marito dell’Imperatrice Isabella di Portogallo, la seconda figlia del re del Portogallo Manuele I d’Aviz e di Maria d’Aragona e Castiglia. L’opera viene realizzata intorno alla prima metà del XVI secolo (1548 circa) da Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore, 1488/1490 – Venezia, 27 Agosto 1576), annoverato tra i principali interpreti del Rinascimento italiano e massimo esponente della c.d. scuola veneziana, (in tal senso, occorre citare l’analogo dipinto Ritratto dell’imperatore Carlo V d’Asburgo, databile al 1548, sempre a firma di Tiziano Vecellio, attualmente conservato nell’Alte Pinakothek, Monaco di Baviera).

Più specificatamente, dopo la morte della consorte avvenuta a Toledo nel 1539, l’imperatore Carlo V d’Asburgo commissiona a Tiziano un dipinto dell’amata moglie, considerata una delle donne più belle dell’Occidente. Il celebre maestro veneziano esegue l’opera basandosi su un precedente ritratto dell’imperatrice Isabella del Portogallo, di un autore rimasto ignoto.

Il dipinto La Regina Isabella del Portogallo raffigura l’imperatrice seduta, in posizione monumentale, con un libro aperto in mano e lo sguardo fisso, rivolto verso un punto fuori dall’inquadratura. L’abito rosso con ornamenti in oro e dalle ampie maniche, i capelli raccolti in trecce che lasciano la fronte libera e scoperta, la pelle molto chiara con le gote rosse richiamano lo stile e la moda del Cinquecento, mentre la parte più elegante è certamente rappresentata dai ricchi gioielli e pietre preziose che l’imperatrice indossa, come l’anello nell’anulare della mano destra, la collana di perle al collo, la spilla sul petto e i lunghi orecchini.

Sulla parte sinistra dell’opera è raffigurata una finestra dalla quale entra la luce che illumina il ritratto e attraverso la quale è possibile ammirare un delizioso paesaggio collinare.

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