La morte di Marat. Opera di Jacques-Louis David

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La morte di Marat. Opera di Jacques-Louis David

La morte di Marat, (La Mort de Marat) o anche noto col titolo di Marat assassinato è un dipinto (olio su tela, cm 165 x 128) realizzato nel 1793 dal pittore francese Jacques-Louis David ed attualmente conservato nel Museo Reale delle Belle Arti del Belgio di Bruxelles.

Jacques-Louis David (Parigi, 30 Agosto 1748 – Bruxelles, 29 Dicembre 1825) è stato un celebre pittore e politico francese. Dopo essersi formato a Parigi, Jacques-Louis David partecipa più volte, tra il 1769 e il 1773, al prestigioso Prix de Rome vincendolo solo nel 1774 con la possibilità di trascorrere diversi anni nella capitale italiana. A Roma conosce e studia la pittura classica antica, il Rinascimento e il Barocco romano, con riguardo, in particolare, alle opere di Raffaello e del Caravaggio. Successivamente rientra in Francia e partecipa alla rivoluzione del 1789.

Il 13 Luglio 1793 Jean-Paul Marat esponente di spicco dei giacobini viene ucciso nel bagno della sua abitazione dalla giovane rivoluzionaria Charlotte Corday, esponente dei girondini. La giovane parte da Caen e raggiunge Jean-Paul Marat presso la sua abitazione armata di un coltello con la lama di dodici centimetri. Il pretesto per farsi ricevere da Marat è la consegna di una lettera nella quale sono indicati i nomi di diversi girondini che avevano trovato rifugio a Caen.

Marat, all’epoca malato, riceve Charlotte Corday mentre si trova nella vasca da bagno. Dopo aver consegnato i nomi Charlotte Corday estrae il coltello e lo pugnala al petto squarciandogli la carotide e uccidendolo sul colpo.

Jacques-Louis David, amico di Marat, riceve l’incarico della realizzazione di un dipinto avente ad oggetto l’assassinio dello stesso. Il pittore francese focalizza tutta la scena nel momento successivo al delitto, quando l’esponente dei giacobini è ormai deceduto nella vasca da bagno, accoltellato al petto, e ancora sanguinante.

Il dipinto La morte di Marat raffigura soltanto il povero Marat, e non anche Charlotte Corday, come avviene invece nel dipinto l’ “Assassinat de Marat ou Charlotte Corday” di Paul Baudry, realizzato nel 1860 e attualmente conservato presso il Museo delle Belle Arti di Nantes.

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“Assassinat de Marat ou Charlotte Corday” di Paul Baudry

La composizione La morte di Marat di Jacques-Louis David richiama piuttosto l’immagine di una Pietà, dove il lenzuolo bianco macchiato di sangue rievoca il sudario; Marat, ormai privo di vita, viene raffigurato su un fondo scuro con il capo reclinato lateralmente e il braccio penzolante a terra. 

Tutta l’opera gioca sulla contrapposizione fra luce ed ombre (richiamando lo stile caravaggesco) e pochi elementi essenziali decorano al scena, che hanno il compito di raffigurare il delitto precedentemente compiuto: la lettera che ancora il Marat tiene in mano, mentre nell’altra stringe la penna, il coltello lasciato a terra e una cassa di legno dove sono disposti una penna e il calamaio, con la dicitura: À MARAT – DAVID.

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