La Buona ventura. Opera del Caravaggio

La Buona ventura

La Buona ventura. Opera del Caravaggio. Musei Capitolini, Pinacoteca Capitolina di Roma.

La Buona ventura è un dipinto (olio su tela, cm 115×150) realizzato tra il 1593 ed il 1594 dal celebre pittore italiano Michelangelo Merisi, meglio noto come il Caravaggio ed attualmente conservato nei Musei Capitolini, Pinacoteca Capitolina di Roma. Una seconda e successiva versione dell’opera, con il medesimo soggetto, si trova al Museo del Louvre di Parigi.

La Buona ventura viene sicuramente commissionata al Caravaggio dal Cardinale Francesco Maria del Monte, suo principale committente, tra il 1593 ed il 1594, ovvero al tempo in cui l’artista lombardo si trova a Roma presso la bottega del Cavalier d’Arpino. Successivamente, quando il Caravaggio decide di andare via e di lasciare la bottega del Cavalier d’Arpino, viene ospitato dallo stesso Cardinale nel suo Palazzo Madama. L’opera viene dipinta a olio su tela rigenerata in quanto da accertamenti radiografici, sotto lo strato cementizio risulta presente un altra opera appartenente al Cavalier d’Arpino: “L’incoronazione della Vergine” per la Chiesa di Santa Maria in Vallicella o Chiesa Nuova.

La Buona ventura rappresenta pienamente lo stile realistico con riferimento alla quotidianità dell’epoca che il Caravaggio introduce in molte sue opere e raffigura una giovane quanto affascinante zingarella intenta a leggere la mano di un bel ragazzo, vestito con abiti eleganti, predicendo il suo futuro. Ma, in realtà la zingarella è una giovane ben scaltra tanto da riuscire a sottrarre al ragazzo l’anello che porta al dito, con estrema destrezza. Le unghie della mano della zingarella, sporche e mal curate, sottendono ad un costume usuale in cui si viveva in quel tempo a Roma. Quasi sicuramente il Caravaggio fece posare dal vero una zingarella per dare ancor più spessore realistico all’immagine: la rappresentazione dell’abilità e della destrezza della giovane donna che si contrappone all’ingenuità e alla semplicioneria del nobile ragazzo, dal viso un pò paffuto.

L’opera contiene tonalità chiare e, collocandosi nel primo periodo artistico del Caravaggio, è priva dell’intenso chiaroscuro con effetti a contrasto della luce e delle ombre.

Una seconda versione del dipinto raffigurante La Buona ventura viene realizzata dal Caravaggio, presumibilmente tra il 1597 ed il 1599, ovvero quando l’artista lombardo si trova presso il Palazzo Madama del cardinale Francesco Maria del Monte, ed è attualmente conservata presso il Museo del Louvre a Parigi, (molto probabilmente requisita da Napoleone al suo rientro in Francia dall’Italia). Questa seconda opera è alquanto similare alla prima nella composizione, e diverge solo per alcuni particolari estetici come il copricapo a turbante della zingara leggermente più largo, nella colorazione di fondo più brillante e nel piumaggio del cappello lievemente diverso. Entrambe le opere contengono l’ammonimento di non cedere alla tentazione di conoscere per vie traverse la propria sorte oltrepassando e calpestando la volontà divina.

2 thoughts on “La Buona ventura. Opera del Caravaggio

  1. Riccardo Vasdeki ha detto:

    Grazie Mario del commento dettagliato ed illuminante. Dovrebbero essere tutti così ben fatti.

    1. M^ Mario Salvo ha detto:

      Grazie a te. Sempre gentilissimo.

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