Imperia Cognati o anche conosciuta con il soprannome di Imperia La Divina o con il nome di Lucrezia, (che è stato ipotizzato come il suo vero nome), è stata una famosa cortigiana romana, operante per lo più nella prima metà del Cinquecento, nel periodo del Rinascimento italiano.
Nata a Roma il 3 Agosto 1481 o 1486 (mentre secondo alcune fonti proviene da Ferrara) da Diana di Pietro Cognati, una cortigiana di basso rango e da Paris de Grassis, cerimoniere di Papa Giulio II, (al secolo Giuliano della Rovere), in Via Alessandrina, presso la Chiesa di Santa Maria in Traspontina, nel rione Borgo, inizia l’attività di meretricio dopo la nascita di sua figlia, di nome Lucrezia, che ebbe a soli quattordici anni di età.
Bella, affascinante, colta ed istruita riesce facilmente ad imporsi nel panorama romano vantando una clientela facoltosa e di alto livello. Grazie alle sue capacità culturali e letterarie diviene una delle cortigiane romane più richieste soprattutto da nobili e letterati oltre che da uomini della corte papale. Il principale amante di Imperia Cognati (dal 1508) è certamente il ricco e potente banchiere senese, Agostino Chigi, che si presume essere anche il padre della figlia.
Nella lunga lista dei suoi amanti compare anche il nome di Raffaello Sanzio tanto da far ipotizzare che il volto di Imperia Cognati lo ritroviamo nel “Trionfo di Galatea” di Villa Farnesina in Via della Lungara, nel rione Trastevere (con il quale vogliamo immaginarla e ricordarla), o ancora negli affreschi della Loggia di Psiche realizzati da Raffaello e dai suoi collaboratori (anche se tale ipotesi è meno probabile dal momento che tali decorazioni vengono realizzati tra il 1518 e il 1519 in onore delle nozze tra la cortigiana Francesca Ordeaschi e il banchiere senese Agostino Chigi).
Imperia Cognati muore a Roma il 15 Agosto 1512, a seguito dell’assunzione di veleno. Agostino Chigi, suo principale cliente e protettore, ha una nuova amante, la cortigiana Francesca Ordeaschi che ben presto diventa sua moglie, ed è forse uno dei motivi che la conducono alla morte (o secondo altre fonti Imperia si avvelena per la fine della storia d’amore con il nobile romano Angelo del Bufalo, già sposato).
Viene sepolta nella Chiesa di San Gregorio al Monte Celio, lasciando testamento e nominando erede sua figlia Lucrezia. Quest’ultima cresciuta nel convento di Santa Maria in Campo Marzio si trasforma, a differenza della madre, in una donna profondamente virtuosa e fedele. Nel 1514 sposa Arcangelo Colonna, ma nel 1522 ricorre all’uso del veleno per sottrarsi ai tentativi di avance del Cardinale Raffaello Petrucci, riuscendo comunque a sopravvivere.