L’ Immacolata Concezione è un dipinto (olio su tela, cm 228×158) realizzato nel 1660 circa dal pittore italiano Carlo Maratta, ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale di Cosenza.
Carlo Maratta (o anche Maratti, Carlo 1625-1713) è stato un celebre pittore e restauratore italiano, operante soprattutto nella seconda metà del Seicento. Marchigiano di nascita arriva a Roma ancora giovanissimo e acerbo, formandosi presso la prestigiosa bottega di Andrea Sacchi. La sua arte e la sua pittura diventa, col tempo, l’eccellente risultato della combinazione del classicismo e del barocco.
Invero nella pittura di Carlo Maratta, il classicismo di Sacchi e di Raffaello si combina con lo stile barocco di Gian Lorenzo Bernini e di Pietro da Cortona, elevandolo tra i principali artisti e pittori maggiormente richiesti e operanti a Roma della seconda metà del Seicento.
Tra le opere custodite nelle chiese e nei musei romani si ricorda la grande pala d’altare Morte di San Francesco Saverio conservata all’interno della Cappella di San Francesco Saverio nella Chiesa del Gesù; il Battesimo di Cristo, (databile tra il 1650 e il 1713), conservato all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri; la tela raffigurante “San Pietro presenta alla Madonna san Luigi Beltrame, santa Rosa da Lima, san Filippo Benizi, san Francesco Borgia, e san Gaetano da Thiene” (anno 1675), conservata all’interno della Cappella Altieri nella Basilica di Santa Maria sopra Minerva; il dipinto raffigurante la Fuga in Egitto conservato all’interno della Cappella del Coro d’Inverno nella Basilica di Santa Maria in Trastevere; la tela raffigurante la “Natività” nella Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami; la tela raffigurante la “Vergine col Bambino e i santi Francesco e Giacomo Maggiore” nella Basilica di Santa Maria in Montesanto; la “Visitazione” nella Chiesa di Santa Maria della Pace; la pala d’altare “La Madonna appare a San Filippo Neri” conservata all’interno della Cappella Torrigiani nella Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini; la tela raffigurante l’“Immacolata Concezione e Santi” (anno 1686) conservata all’interno della Cappella Cybo della Basilica di Santa Maria del Popolo; il dipinto “Cleopatra scioglie una perla in una coppa di vino” (anno 1693-1695) presso il Museo Nazionale di Palazzo Venezia; il dipinto raffigurante la “Sacra Famiglia” (databile intorno al 1675-1680) conservata presso la Pinacoteca capitolina; il dipinto raffigurante San Paolo, (anno 1667 circa) conservato presso Palazzo Barberini e i dipinti raffiguranti la “Fuga in Egitto“, la “Madonna col Bambino e San Giovannino “, la “Vergine che legge“, “Ritratto della figlia Faustina” o l’ “Allegoria della Pittura“, la “Madonna con Bambino e angeli“, “Rebecca ed Eleazaro“, il “Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria“, la “Trinità“, il “Martirio di sant’Andrea“, e le due tele dell’Annunciazione con l’ “Arcangelo Gabriele” e la “Vergine Annunciata” tutti conservati presso la Galleria nazionale d’arte antica di Palazzo Corsini; il dipinto raffigurante la “Fuga in Egitto“, conservato presso la Galleria Nazionale di Palazzo Barberini.
Nel dipinto “Immacolata Concezione” si percepisce facilmente il classicismo della composizione e il barocco dell’immagine della Vergine e il Bambino al centro, con il manto blu fluttuante nell’aria, circondati ai lati da angeli e putti.