Il Concerto. Opera di Tiziano Vecellio

Il Concerto

Il Concerto, o anche il Concerto interrotto

Il Concerto, o anche il Concerto interrotto, è un dipinto (olio su tela, cm 86,5×123,5) realizzato tra il 1507 e il 1508 circa dal pittore veneto Tiziano Vecellio, ed attualmente conservato nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti (Sala di Venere) a Firenze.

Si tratta di un’opera appartenente al periodo giovanile di Tiziano Vecellio, (Pieve di Cadore, 1488/1490 – Venezia, 27 Agosto 1576), eseguita intorno all’inizio del XVI secolo (1507-1508 circa) dal celebre maestro veneziano, annoverato tra i principali interpreti del Rinascimento italiano e massimo esponente della c.d. scuola veneziana.

Il dipinto il Concerto, o anche il Concerto interrotto, è prevalentemente incentrato sulla musica, quale principale protagonista dello stesso, e tematica molto richiesta negli ambienti colti dell’alta borghesia, soprattutto nell’ambiente veneziano; in origine il dipinto faceva parte della ricca collezione del cardinale Leopoldo de’ Medici e per lungo tempo viene attribuito al Giorgione per poi passare, in modo definitivo, alla mano di Tiziano, eseguito durante il suo periodo giovanile del pittore veneziano.

L’opera raffigura un piccolo gruppo di tre personaggi a mezza figura su uno sfondo completamente scuro; in particolare al centro è raffigurato un uomo vestito di nero che suona la spinetta, in origine identificato con Martin Lutero, alla sua destra si trova un uomo con in mano la viola, identificato come un religioso e come Giovanni Calvino, e, infine, sul lato sinistro è raffigurato un giovane che indossa un cappello piumato spesso identificato come una figura femminile e come la ex-monaca Katharina von Bora, moglie di Martin Lutero.

Tra i tre personaggi sussiste un intimo dialogo, che emerge dagli sguardi e dalle posture dei corpi, su un delicato sottofondo musicale: l’uomo con in mano la viola poggia la mano sulla spalla del suonatore di spinetta, al centro, il quale a sua volta rivolge la testa verso di lui, mentre il giovane col cappello piumato rivolge lo sguardo direttamente verso lo spettatore. Rilevante è il tonalismo dell’opera, del quale Tiziano è stato il principale maestro del 1500, unitamente al Giorgione, con la stesura del colore tono su tono creando una perfetta unione tra le tre figure e lo spazio circostante.

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