Giuseppina Pasqua, all’anagrafe Giuseppa Pasqua (Perugia, 24 Ottobre 1851 – Budrio, 24 Febbraio 1930) è stata una famosa cantante lirica italiana, nella specie un soprano leggero e negli ultimi anni un mezzosoprano e un contralto, tra le più rinomate ed apprezzate del XIX e del XX secolo.
Nata a Perugia, in Umbria, nel 1851, in una benestante famiglia di artisti, Giuseppina Pasqua, sin dalla tenera età mostra la sua passione per la musica e per il canto, e si forma a Milano presso la scuola di canto diretta dalla cantante lirica di origini genovesi, Luigia Abbadia.
Il suo debutto operistico avviene, giovanissima all’età di diciassette anni, nel 1869 come soprano leggero, interpretando il ruolo di Oscar, nell’opera “Un ballo in maschera” del compositore Giuseppe Verdi.
Prende in tal modo avvio la sua straordinaria carriera operistica, calpestando in più importanti teatri italiani ed europei, in particolare il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro La Fenice di Venezia e il Teatro alla Scala di Milano, e che la porta ad essere annoverata tra le più grandi cantanti italiane dell’ Ottocento e dell’inizio del Novecento.
Apprezzata per le sue doti tecniche, la sua estensione vocale e la sua padronanza scenica ed interpretativa, Giuseppina Pasqua diviene la principale interprete di ruoli da protagonista in diverse opere, sovente in prima esecuzione assoluta, come in Luigia ne “Le educande di Sorrento” di Emilio Usiglio, Sinforosa in “I falsi monetari ovvero Don Eutichio e Sinforosa” di Lauro Rossi, Maria nella première di “Un matrimonio civile” di Giovanni Bolzoni, Elisa di Beaucour in “Chi dura vince” di Luigi Ricci, Leonora ne “La favorita” di Gaetano Donizetti, Maria nel “Guglielmo Ratcliff” di Pietro Mascagni.
Molto stimata da Giuseppe Verdi, questi le affida i ruoli di Preziosilla ne “La forza del destino“, Amneris nell’ “Aida“, Mrs. Quickly in “Falstaff” e la principessa Eboli nel “Don Carlos“.
Negli ultimi anni della sua carriera si cimenta anche nei registri di mezzosoprano e di contralto.
Giuseppina Pasqua muore Budrio, in provincia di Bologna, il 24 Febbraio del 1930.