Giuseppe Tomasi di Lampedusa: Il Gattopardo

il gattopardo Giuseppe Tomasi di LampedusaGiuseppe Tomasi di Lampedusa: Il Gattopardo

Cosí rispondo anche a lei, caro Chevalley: i Siciliani non vorranno mai migliorare per la semplice ragione che credono di essere perfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria; ogni intromissione di estranei sia per origine sia anche, se Siciliani, per indipendenza di spirito, sconvolge il loro vaneggiare di raggiunta compiutezza, rischia di turbare la loro compiaciuta attesa del nulla; calpestati da una diecina di popoli differenti, essi credono di avere un passato imperiale che dà loro diritto a funerali sontuosi.

(cit. Giuseppe Tomasi di Lampedusa  Il Gattopardo)

Correva l’anno 1958 quando un romanzo, Il Gattopardo, dal titolo fortemente intrigante, appariva sulla scena nazionale, trascinando dietro di sè non poche polemiche, anche dal punto di vista politico, soprattutto da parte della nuova borghesia siciliana.

L’ambientazione del romanzo è di origine siciliana e ruota intorno al periodo storico che va dal 1860 fino al 1914.

Un intenso secolo storico che possiamo riassumere sotto il nome di Risorgimento o meglio ” Unità d’ Italia”, che parte dalla Spedizione dei Mille guidati da Giuseppe Garibaldi diretti alla conquista del Regno delle Due Sicilie, e successiva annessione al Regno di Italia che si stava formando, fino al consolidamento di quella nuova classe borghese siciliana, imposta dal dominio piemontese.

Il romanzo analizza questo tormentato periodo storico sotto il profilo socio culturale: non vi è una analisi prettamente storica degli eventi ma una intensa riflessione sul trascorrere del tempo senza che questo abbia portato un cambiamento, una innovazione nel popolo siciliano.

L’Unità di Italia e la voglia di cambiamento dal passato sembra che non abbia coinvolto la realtà del sud Italia: è come se i siciliani si fossero adattati ai vari eventi storici, ma senza farli propri, senza interagire con gli stessi, senza integrarli nell’ambito di un regime forse ancora troppo feudale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *