“Giuditta con la testa di Oloferne” è un dipinto (olio su tela, cm 120,7 × 94) realizzato intorno all’anno 1596, dalla famosa pittrice milanese Fede Galizia, ed attualmente conservato presso il Ringling Museum of Art, Sarasota, Florida, Stati Uniti.
Figlia del celebre pittore ritrattista, miniaturista e incisore Nunzio Galizia di origine trentina, Fede Galizia sin da giovanissima si avvicina alla pittura e trascorre la maggior parte della sua vita tra le mura della bottega del padre.
Precoce e autodidatta, in breve tempo Fede Galizia si afferma per merito e bravura nell’ambiente artistico lombardo, specializzandosi nel genere pittorico della natura morta, e ottenendo un ampio successo.
Il dipinto “Giuditta con la testa di Oloferne” viene realizzato nel 1596, quando la pittrice milanese ha solo diciotto anni; opera della quale esistono in totale tre versioni: una conservata presso il Ringling Museum of Art, Sarasota, una seconda a Roma, presso la Galleria Borghese che risale al 1601 e una terza a Milano, Collezione privata, che risale al 1620.
Tematica biblica ampiamente trattata dagli artisti italiani e stranieri (come non citare il celebre dipinto “Giuditta che taglia la testa a Oloferne“, anno 1598-1599, del Caravaggio o ancora l’opera “Giuditta e Oloferne“, anno 1577- 1578 del Tintoretto, e inoltre il dipinto “Giuditta che decapita Oloferne“, anno 1620 della pittrice, sua coetanea, Artemisia Gentileschi), nel dipinto “Giuditta con la testa di Oloferne” di Fede Galizia vi è una particolare cura ed attenzione con riguardo l’abbigliamento, i gioielli e l’acconciatura dell’eroina biblica, caratteristiche e peculiarità che la pittrice milanese apprende dal padre, famoso miniaturista e costumista.
Si sostiene inoltre che la figura di Giuditta rappresenterebbe un personale autoritratto di Fede Galizia: dietro una tenda rossa la giovane eroina biblica tiene in mano la spada dove è incisa la data e il suo nome confermandone la paternità, mentre con l’altra mano sorregge la testa di Oloferne, con fierezza e orgoglio.
Ed è attraverso il dipinto “Giuditta con la testa di Oloferne” che la giovane pittrice Fede Galizia afferma la sua bravura ed indipendenza artistica nell’ambito di un mondo prettamente maschile e maschilista.