Gisella è un dipinto (pastello e gesso su cartoncino, cm 68,5×96,6) realizzato nel 1907 circa dal pittore italiano futurista Umberto Boccioni, ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale, Cosenza, (CS).
Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 19 Ottobre 1882 – Verona, 17 Agosto 1916) è stato un celebre pittore e scultore italiano, annoverato tra i principali esponenti del Futurismo. Umberto Boccioni fa parte di quel un gruppo di pittori, che sotto la guida di Marinetti, lancia a Milano il “Manifesto dei pittori futuristi” nel Febbraio del 1910. Negli anni abbraccia e sviluppa varie tematiche artistiche, dal naturalismo fino al divisionismo. Suo maestro di naturalismo divisionista è Giacomo Balla. Dagli Espressionisti ricava, invece, la violenta carica sentimentale, la forza d’urto, e i gesti di prepotente vitalità.
Tra le sue opere più importanti occorre citare il Ritratto del maestro Busoni (databile al 1916) e l’ Antigrazioso conosciuto anche come La madre, (databile tra il 1912 e 1913) entrambi conservati presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma; Rissa in galleria (databile al 1910), conservato a Milano presso la Pinacoteca di Brera a Milano; Stati d’animo n. 1. Gli addii (databile al 1911), conservato al MOMA di New York; Gli addii – Quelli che vanno (databile al 1911), conservato nel Museum of Modern Art, di New York; La strada entra nella casa (databile al 1911), conservato nello Sprengel Museum di Hannover; Visioni simultanee (databile al 1911), conservato nel Von Der Heydt Museum di Wuppertal in Germania; e la sua opera più famosa, La città che sale, realizzata tra il 1910 ed il 1911, ed attualmente conservato presso il Museum of Modern Art di New York.
Il dipinto Gisella raffigura una prostituta distesa su una poltrona con lo sguardo languido rivolto in avanti verso sinistra e la bocca socchiusa. Nell’opera emerge l’acceso cromatismo con piccole pennellate accostate e tratteggiate in modo veloce, ed evidenziato da un gioco di chiaroscuri, ombre e luci che si dipanano da destra verso sinistra.