In occasione della Giornata Nazionale contro la Corruzione l’Associazione Aletes Onlus intende manifestare il suo pensiero attraverso l’arte e la cultura in generale.
Il termine corruzione deriva dal latino corruptio-onis der. Di corrumpere, corrompere: indica l’opera di chi intenzionalmente istiga qualcuno a compiere atti illeciti o immorali. Dall’analisi del termine se ne ricava una attività di decomposizione, di disfacimento, di scadimento di valori etici e morali.
Non serve altro per indignarsi, basterebbe leggere e soffermarsi sul significato della parola stessa e riflettere poi, magari rapportarlo direttamente a quello che vediamo o percepiamo nella vita di tutti i giorni: corruzione intesa come disfacimento e scadimento dei valori morali, sociale, etici e civili.
Tutti noi nella nostra piccola realtà quotidiana siamo soggetti a questo meccanismo.
Tutti noi ne subiamo le conseguenze consapevolmente o inconsapevolmente.
Si tratta spesso di un meccanismo sommerso, invisibile agli occhi, che comprime e a volte annulla la nostra libertà personale.
Si potrebbe ben affermare:
“conosci…non fai la fila; conosci…hai uno sconto o non paghi; conosci…puoi lavorare; conosci…ti puoi curare; o ancora peggio PAGHI…PUOI VIVERE”.
Questa è la corruzione, questa è la società che cambia e a volte si china alla stessa, questo è il mondo che ci circonda.
Io veggio l’acqua, io veggio il foco, l’aere e la terra e tutte le lor misture venire a corrompersi e durar poco.
( Dante Alighieri).
La corruzione è veramente ciò che ci serve, è ciò che vogliamo?