Galleria Dora Pamphili di Roma
Presso la Galleria Dora Pamphili di Roma si trovano le seguenti opere del Caravaggio:
RIPOSO DURANTE LA FUGA IN EGITTO 1595/1596- Galleria Dora Pamphili. Probabilmente l’opera appartiene al primo periodo del Caravaggio: lo si intuisce dai colori molto brillanti che invece, successivamente, il Caravaggio tende a scurire molto per dare maggiore contrasto tra ombra e luce. Anche la dinamica è alquanto inusuale: Giuseppe quasi come figura in secondo piano ed in ombra rispetto alla Vergine Maria illuminata di luce Divina con in braccio il suo piccolo Gesù protesa ad in atteggiamento particolarmente materno. Oltremodo, l’opera affronta un brano della religione cristiana molto importante nella vita del bambino Gesù in fuga dagli inseguitori. Angoscia, pericolo ed ansia non trapelano in alcun modo dai volti della Sacra Famiglia. Addirittura è immortalato un Giuseppe che regge lo spartito ad un angelo intento a musicare con un violino il testo del Cantico dei Cantici. Bellissimo gioco della luce proveniente da sinistra che taglia in pieno volto di Maria e di Gesù, lasciando invece Giuseppe in quasi penombra come se l’artista volesse dare una gradualità d’importanza religiosa. Rivediamo la forza ed il vigore del Caravaggio nella profondità dei piani di fuga ben strutturati che soltanto lui sapeva creare con verità e sapienza. Meravigliose le pieghe del drappo di Giuseppe che denotano l’accuratezza e la maestria del Caravaggio nel trattare elementi di particolare difficoltà. Alcuni esperti d’arte hanno visto nell’opera il perfetto cammino cristiano partendo dalla parte sinistra ove la vegetazione è misera (povertà), per finire nella parte destra dove invece è maggiormente rigogliosa e fertile (beatitudine). Controverse opinioni circa il nome del committente; si fa strada l’ipotesi che fosse stato ordinato da Girolamo Vittrici, cognato di Prospero Orsi, amico del Caravaggio e successivamente alla morte del committente, la sorella volle venderlo a Camillo Pamphilij dove attualmente risiede.
L’opera è un trionfo di luce su luce pur mantenendo i profili perfettamente diversi.
MADONNA – MADDALENA – PENITENTE 1595 – Galleria Dora Pamphili . Opera quasi sicuramente commissionatagli dal Cardinale Francesco Maria del Monte, esperto cultore dell’arte, come a suggellare il rapporto di stima ed affetto che venne a crearsi tra loro, per il quale Caravaggio fu rapidamente presentato al ristretto cerchio del Santo Padre con il quale ebbe commissionati tantissimi lavori, tutti prettamente religiosi. Sull’opera occorre dire che la postura di Maddalena incarna perfettamente la penitenza di una peccatrice che rinuncia ai vizi e all’avidità, rifiutando collane e libagioni lasciate in terra volutamente. Guardando l’opera ingrandita, vi accorgerete di una lacrima dipinta che staziona tra l’occhio e la narice sinistra ad attestare la sincerità del pentimento. Straordinario l’elaborazione del tessuto damascato della madonna e la postura rilassata in abbandono divino, propria di una figura in intimo raccoglimento. La luce è volutamente diretta a centralizzare la figura femminile scurendo tutti i contorni come fosse in estasi all’interno della stanza onde dare la massima importanza al pentimento di Maddalena come ci raccontano i libri della Genesi.
Il drappo rossastro che si srotola a terra fa da contrappeso all’opera leggermente più pesante sul lato sinistro: Caravaggio fu il primo artista tra tutti non solo a proporzionare le sue opere ma ad applicare un equilibrio dei pesi tra i diversi oggetti e soggetti rappresentati.
Wow!!! Adoro il Caravaggio!
Caravaggio: maestro d’arte universale