“ALLORA REGNAVANO LE DONNE. LA RIVOLUZIONE LE HA DETRONIZZATE”
Questo è ciò che affermava Elisabeth Vigee Le Brun poco tempo dopo la fine dell’Ancien Regime.
Nel lontano 1755 a Parigi nasce Elisabeth Vigee Le Brun, che già all’età di sei anni, mentre si trova in collegio, mostra grande attitudine e capacità nel disegno.
Il padre, pastellista, decide di assecondare la bravura e la passione della figlia, la quale torna a vivere in famiglia all’età di undici anni.
Divenuta già una delle ragazze più belle di Parigi, a quindici anni si afferma come pittrice professionista, nello specifico ritrattista.
Godendo della protezione di due nobildonne della corte di Francia, Madame de Verdun e la Duchessa di Chartres, il suo lavoro arriva fino alla Regina Maria Antonietta, la quale la vuole come sua ritrattista personale.
Famosi sono i quadri di Elisabeth, che hanno come soggetto la Regina in momenti di vita differenti , a corte e con i figli.
La vita di corte però, portò anche dolori, legati soprattutto alle maldicenze tipiche dei salotti importanti, in particolare nei confronti di una donna realizzata e ammirata quale era Elisabeth, che la portò, all’inizio della rivoluzione francese, all’esilio da Parigi per molto tempo.
Anni in cui gira l’Europa, soprattutto le corti più importanti, Roma, Vienna, Londra e San Pietroburgo, riscuotendo sempre enorme successo nella sua attività artistica.
Una vita lunga e piena di riconoscimenti.
Terminato l’esilio, torna a Parigi, all’età di 54 anni, apre un salotto letterario a Lauveciennes, in una casa di campagna vicino al castello di Madame du Barry, amante di Luigi XV, alla quale era legata già da prima della rivoluzione e aveva fatto tre ritratti.
All’età di 80 anni pubblicò i suoi Souvenirs, che ebbero un grande successo e ancora oggi sono un documento molto interessante sugli accadimenti dell’epoca in cui, Elisabeth Vigee Le Brun ha vissuto e sui personaggi importanti, gli artisti e le corti frequentate.
Elisabeth Vigee Le Brun, Ancien Regime, donna forte che si afferma come artista, donna che come tutte, di allora e di ora, lascia il suo segno indelebile.
Muore il 30 marzo del 1842.
Non conoscevo quest’artista, che a quanto pare era anche una gran donna. Grazie per l’articolo. C’è sempre da imparare.
E’ vero è stata una grande Donna!
Unitamente a Tamara de Lempicka, di cui al precedente articolo, sono state due artiste donne eccezionali nel mondo dell’arte