Elisa Lemonnier, all’ anagrafe Marie-Juiliette Grimailh, (Soréze, 24 Marzo 1805 – Parigi, 5 Giugno 1865) è considerata la fondatrice dell’ éducation professionelle ovvero la formazione professionale per le donne francesi.
Nata in una famiglia medio borghese, Elisa Lemonnier riesce ad istruirsi frequentando un college femminile. Ma il punto di svolta si ha nel 1828 a seguito dell’ incontro con Charles Lemonnier, un giovane professore di filosofia, che sposerà qualche anno più tardi, nel 1831. Entrambi aderiscono alle idee della scuola di Saint Simon ( dove il mondo del lavoro aveva un ruolo centrale nella produzione della ricchezza sociale).
Ma nell’ anno 1848 con l’avvento in tutta Europa della rivoluzione, Elisa Lemonnier matura l’ interesse per la condizione di miseria e di povertà in cui versano le giovani donne di Parigi e le loro famiglie. In tale contesto organizza un corso di sartoria coinvolgendo circa 200 donne e realizzando una serie di prodotti tessili per gli ospedali e le carceri.
Il corso di cucito dà l’occasione a Elisa Lemonnier di riflettere sulle condizioni del lavoro femminile. In particolare, nei due mesi del corso di sartoria Elisa Lemonnier nota una mancanza generale delle competenze professionali delle donne, molto poco istruite. Da questa esperienza nasce l’ idea di aprire una fondazione professionale per le donne.
Qualche anno più tardi Elisa Lemonnier tenta di realizzare il suo sogno: crea, in principio, la Maternelle de Protection Société ( “Lega delle materna protezione”), che il 9 Maggio 1862 si trasforma in la Société pour l’enseignement professionnel des femmes ( “Società per la formazione professionale delle donne”).
Si tratta di una scuola professionale per le giovani donne francesi che provengono dalla povertà e devono contribuire a mantenere le loro famiglie e a sfamare i loro figli. Nella scuola vengono insegnate tutte le materie, le arti e i mestieri: cucito, pittura e varie attività artigianali. La convinzione di Elisa Lemonnier è che solo attraverso l’istruzione e la formazione le giovani donne avrebbero potuto emanciparsi e partecipare attraverso il loro lavoro alla vita sociale al pari degli uomini.
L’esempio proposto e realizzato da Elisa Lemonnier è stato replicato in tutti gli altri stati europei dalla Svizzera, al Belgio fino ad arrivare anche in Italia.