Dopo il bagno. Opera di Edgar Degas (1886)

Dopo il bagno

Dopo il bagno. Opera di Edgar Degas (anno 1886)

Dopo il bagno è un dipinto (pastello su cartone, cm 72×49)  realizzato intorno al 1886 dal pittore francese Edgar Degas, ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Una precedente versione dell’opera realizzata nel 1884 che riporta l’omonimo titolo “Dopo il Bagno” (Pastello, cm 50 x 50) è attualmente conservata presso The State Hermitage Museum di San Pietroburgo.

Edgar Degas (Parigi, 19 Luglio 1834 – Parigi, 27 Settembre 1917) è stato un pittore e scultore francese, aderente all’Impressionismo, sebbene nella realtà non ha mai seguito appieno il suindicato movimento, criticando sovente la tecnica dell’ en plein air.

Nei dipinti di nudo femminile, Edgar Degas da un lato rimane ancorato alla pittura accademica, mentre dall’altro, attratto dal Realismo ottocentesco europeo, che vede quale principale interprete il pittore francese Gustave Courbet, mostra le sue modelle dal “vero“, colte nella loro realtà quotidiana, impegnate in gesti e o azioni consuete come il lavarsi, asciugarsi, pettinarsi, o farsi pettinare. In tal modo Edgar Degas propone nelle sue tele una nuova ed originale versione del nudo femminile, fino a quel momento estranea all’arte.

Le sue donne non appaiono in posa ordinaria, anzi assumono una forma dinamica, ignare di essere immortalate in un quadro, “come se si guardassero dal buco della serratura” (così nel dipinto Le Tub del 1886, o Donna che si asciuga il collo realizzato tra il 1895 e il 1898, entrambi conservati presso il Musée d’ Orsay di Parigi). In tal senso il pittore francese sovente riproduce la scena dal suo particolare punto di osservazione: si allontana dall’immagine frontale per optare verso una posizione decentrata o dall’alto, quasi a voler carpire con l’inganno quel particolare istante di vita quotidiana.

L’armonia dei dipinti raffiguranti i nudi femminili del pittore francese è strettamente correlata con la variazione cromatica, realizzata attraverso l’uso del pastello, che consente una facile quanto veloce esecuzione.

Nell’opera Dopo il bagno la scena è occupata interamente dalla rappresentazione del nudo femminile, le linee sinuose dettate dal movimento, le forme morbide del corpo e la carnagione rosata emergono da uno sfondo azzurro. L’unica variante cromatica è costituita dal telo bianco che la modella tiene in mano.

Come in altre opere raffiguranti nudi femminili, anche in “Dopo il bagno ” il volto della fanciulla è chinato in avanti, celato all’occhio dello spettatore, come se lo stesso fosse un elemento secondario nella rappresentazione dell’opera.

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