La “Crocifissione” è una opera realizzata intorno al 1555 circa, (olio su tela, 214×109 cm) dal pittore veneto Tiziano Vecellio (1490-1576) e attualmente conservata presso il Monastero Reale di San Lorenzo de El Escorial, nella città di Madrid in Spagna.
Il dipinto la “Crocifissione”, di grandi dimensioni, è un vero e proprio capolavoro del periodo rinascimentale e pone sulla scena l’immagine della croce e del Cristo morente all’interno di uno spazio cupo e smorto che rimanda ad immediate sensazioni di tragicità e drammaticità.
L’applicazione del colore è volutamente studiata da Tiziano con lo scopo di creare una maggiore incisività della rappresentazione. Ed è così che il colore si riduce ai soli toni più scuri e tetri adeguatamente calibrati con l’effetto di sfumature, nel perfetto gioco di luce ed ombre, che consentono di produrre la necessaria continuità armonica. Lo sfondo del dipinto assurge al ruolo di mero supporto per mettere in evidenza la croce, delineata nella sua grandezza ed altezza, e la figura del Cristo morente, mentre altri (piccoli) elementi, effigie umane, si intravedono ma solo in lontananza.
Nel dipinto la “Crocifissione” Tiziano Vecellio propone una prospettiva fortemente individualista dove lo scenario è quello del momento della morte del Cristo, tutto il resto è solo un contorno straordinario ma non fondamentale.
Il corpo del Cristo viene rappresentato nei minimi dettagli anatomici in un accurato connubio tra fisicità, materialità e spiritualità. Il capo rivolto verso il basso lascia immaginare una assenza di vita. Ma nonostante l’immagine sia statica, la stessa suscita un profondo dinamismo determinato dalla fluttuazione del colore e delle sfumature nel rimbobante silenzio della drammaticità.
Con il dipinto la “Crocifissione” il sommo artista veneto, maestro del colore e della luce, porta così sulla scena il suo virtuosismo cromatico rimettendo allo spettatore la libertà interpretativa.