Crocifissione di Cristo con Santa Maria Maddalena ed episodi della vita di Cristo Santo
La Crocifissione di Cristo con Santa Maria Maddalena ed episodi della vita di Cristo Santo è un dipinto (olio su tavola, cm 247×165) realizzato tra il 1500 e il 1505 circa dal pittore toscano Luca Signorelli, ed attualmente conservato presso la Galleria degli Uffizi a Firenze.
La scena principale dell’opera è rappresentata dalla Crocifissione frontale con i segni della Passione ben visibili e il sangue che sgorga dalla ferita del costato. Ai piedi della croce è raffigurata la Maddalena dai lunghi capelli biondi, inginocchiata con le braccia aperte in segno di disperazione. In secondo piano sono raffigurate altre scene della Passione: il Pentimento di san Pietro; la Deposizione di Gesù Cristo dalla croce; Trasporto di Gesù Cristo al sepolcro; San Pietro e le tre Marie (o Pie donne) si recano al sepolcro. Sullo sfondo viene raffigurato un paesaggio roccioso davanti ad un mare di colore bianco, che si confonde con il cielo sul grigio azzurro, mentre destra, sulla rupe rocciosa sono raffigurati alcuni monumenti e rovine, e dove è possibile riconoscere la fortezza di Castel Sant’Angelo.
Luca Signorelli, (Cortona, 1450 circa – Cortona, 16 Ottobre 1523), è stato un rinomato pittore di origine toscana, annoverato tra i maggiori esponenti del Rinascimento italiano. Allievo di Piero della Francesca, il pittore cortonese si forma ad Arezzo ed è molto attivo principalmente in Toscana, Marche e Umbria; lavora ad Orvieto dove la sua opera più celebre è certamente il ciclo di affreschi, una sorte di Giudizio Universale, realizzati nel 1499 nella Cappella di San Brizio, in origine denominata Cappella Nova all’interno del Duomo o Cattedrale di Santa Maria Assunta; a Roma con la decorazione della Cappella Sistina, inizialmente come aiuto del Perugino (al secolo Pietro di Cristoforo Vannucci), e ad Asciano, in provincia di Siena con il ciclo di affreschi, “Storie di San Benedetto”, realizzati tra il 1497 e il 1498 nel Chiostro Grande dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
Ulteriori opere, di rilevante interesse, sono la Pala di Sant’Onofrio (databile al 1484), conservata presso Museo dell’Opera del Duomo a Perugia; Santa Maria Maddalena (databile al 1504 circa), conservata presso il Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto; il Tondo Signorelli (o Madonna con Bambino e Santi Michele Arcangelo, Vincenzo, Margherita da Cortona e Marco) – (databile tra il 1510 e il 1515 circa), conservato presso il Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona; le opere raffiguranti la Presentazione di Gesù al Tempio (databile al 1521 circa); l’Allegoria dell’Immacolata Concezione (databile tra il 1521 e il 1523), la Comunione degli Apostoli (databile al 1512), l’Adorazione dei Pastori (databile al 1521-1524), l’Assunzione della Vergine (databile tra il 1519 e il 1520), la Madonna col Bambino e i Santi Francesco, Ludovico da Tolosa, Bonaventura e Antonio da Padova (databile al 1510 -1515), tutte conservate presso il Museo Diocesano di Cortona.