Il Castello di Torre Alfina è una antica fortezza di origine medioevale situata nell’omonimo borgo di Torre Alfina, al confine tra Lazio, Umbria e Toscana.
Invero, inserito nella classifica dei borghi più belli d’Italia, Torre Alfina e il suo Castello medioevale fanno parte del comune di Acquapendente, in provincia di Viterbo e si innalzano a 600 metri s.l.m., nell’altopiano dell’Alfina.
La storia del Castello di Torre Alfina ha origine antiche e nasce da una originaria Torre di avvistamento che grazie al contributo della famiglia Monaldeschi della Cervara, che dominano l’antico borgo dal 1200 fino alla seconda metà del 1600, la Torre di avvistamento viene trasformata in una ampio palazzo rinascimentale.
Successivamente la proprietà del Castello di Torre Alfina passa alla famiglia Bourbon del Monte, la quale, nel 1880 la vende al Conte Edoardo Cahen, che acquista il titolo di Marchese di Torre Alfina. Sotto la sua proprietà ha inizio una fase di ristrutturazione del Castello sotto la guida dell’architetto senese Giuseppe Partini. Alla morte del Conte Edoardo Cahen, l’opera di ristrutturazione viene poi completata figlio, Teofilo Rodolfo.
Il Castello di Torre Alfina, ristrutturato in stile neogotico, imponente e maestoso in pietra grigia e con le sue torri merlate, domina dall’alto l’intero borgo fatto da strette vie di pietra e case, anch’esse di pietra e dal quale si accede al famoso Bosco Monumentale del Sasseto che con i suoi alberi secolari è definito uno dei “luoghi incantati” d’Italia.
Infatti, il Bosco del Sasseto si estende su una superficie di circa 3 Km e attrae per il suo fascino surreale tanto da essere definito il “bosco delle fiabe” o, ancora, il “bosco di biancaneve“.
La sua fitta vegetazione custodisce alberi secolari, attorcigliati gli uni agli altri e rocce ricoperte di muschio, creando un’atmosfera magica e incantata.
Al suo interno troviamo il mausoleo contenente la tomba del marchese Edoardo Cahen, che in questo luogo ha voluto essere sepolto.