Barbara La Marr, all’anagrafe Reatha Dale Watson (Yakima, Washington – 28 Luglio 1896 – Altadena, California- 30 Gennaio 1926), è passata alla storia per essere stata una famosa attrice cinematografica, in particolare una grande protagonista del cinema muto, anche se le sue altre due grandi passioni erano il ballo e la scrittura.
Ha una infanzia serena (sebbene afferma qualche anno più tardi di essere stata adottata, ma non si sa se ciò corrisponda alla realtà o sia solo un mezzo prettamente pubblicitario). Vive in diverse città americane a causa del lavoro del padre come giornalista, fino al trasferimento definitivo dell’intera famiglia nella città di Los Angeles, quando Barbara La Marr è appena adolescente.
E’ nella città di Los Angeles che Barbara La Marr inizia ad affermare le sue capacità artistiche e creative: prima come ballerina negli spettacoli di Burlesque e poi successivamente come sceneggiatrice e autrice.
Man mano viene attratta anche dal mondo cinematografico e diviene, grazie al suo fascino sensuale e alla sua avvenenza fisica, una assoluta protagonista del cinema muto con la conseguente attribuzione di una serie di ruoli importanti in diverse pellicole cinematografiche, meritando conseguentemente l’ appellativo “The Girl Who Is Too Beautiful“.
Alla carriera cinematografica, portata avanti con enorme successo e tanto lavoro, sia affianca una vita sentimentale che potremmo definire alquanto turbolenta: Barbara La Marr ha avuto in totale cinque matrimoni, solo l’ultimo di questi con l’attore Jack Dougherty è proseguito fino alla sua morte avvenuta il 30 Gennaio 1926 all’età di soli trenta anni.
A seguito di una vita lavorativa frenetica (si contano oltre trenta film in solo sei anni di carriera) Barbara La Marr inizia a fare uso di sostanze stupefacenti, in particolare di eroina e cocaina, associate spesso all’uso di bevande alcoliche che la conducono ben presto ad una morte in giovane età. Alla sua morte sembra che il suo unico figlio, il cui padre è rimasto ignoto venne adottato dalla collega e attrice ZaSu Pitts e dal marito, il produttore cinematografico Tom Gallery.
Una stella della palcoscenico americano, apprezzata in tutto il mondo, che purtroppo scompare troppo giovane. A lei si ispira più tardi l’attrice hollywoodiana Hedy Lamarr nella scelta del nome d’arte.
Una grande carriera cinematografica a cui è seguito un enorme successo a livello internazionale. Peccato che una donna cosi’ bella e affascinante e piena di talento se ne sia andata in giovane eta’.