Badia delle Sante Flora e Lucilla ad Arezzo
La Badia delle Sante Flora e Lucilla si trova nel centro storico di Arezzo, situato in Piazza della Badia, in Toscana. La chiesa ospita le reliquie delle sante martiri Flora e Lucilla, portate ad Arezzo dal vescovo Giovanni nel IX secolo.
La Badia delle Sante Flora e Lucilla, in stile gotico, viene edificata intorno al 1278, successivamente ristrutturata nel 1400 e per ultimo nella seconda metà del 1500 su progetto di Giorgio Vasari, che ha comportato un l’ampliamento. Nel 1489 viene realizzato il chiostro su progetto di Giuliano da Maiano. Il campanile viene aggiunto nel 1650.
La facciata esterna si compone di due stili che corrispondono alle due fasi di costruzione dell’edificio, quello gotico, con il paramento di arenaria, con il portale medievale e sopra il portale una lunga bifora archiacuta; e quello rinascimentale con il portale tardo cinquecentesco, occultante parte di quello precedente.
L’interno è costituito da un’aula unica terminante con un presbiterio con cappelle laterali con volte, divise dall’aula centrale da una serliana su colonne.
A destra dell’ingresso si trova il dipinto raffigurante l’Assunzione e Incoronazione della Vergine, o Pala Albergotti, opera di Giorgio Vasari, databile al 1567 (originariamente eseguita per il fiorentino Filippo Salviati, poi venduta all’aretino Nerozzo Albergotti e collocata nella sua cappella della Pieve di Santa Maria).
Il primo altare sul lato destro conserva un dipinto raffigurante la Visitazione, opera del pittore aretino Giovanni Antonio Lappoli (discepolo del Pontormo), databile al 1524.
Il secondo altare conserva il Crocifisso ligneo, opera di Baccio da Montelupo, databile al 1504-1510.
Segue la “Croce” dipinta, opera del pittore senese Segna di Bonaventura, (allievo di Duccio di Buoninsegna), databile al 1319.
Segue il dipinto raffigurante la “Madonna con il Bambino e i santi Mauro, Lucia e Luigi IX”, opera di Bernardino Santini (databile agli anni Quaranta secolo XVII).
L’altare è stato realizzato nel 1563 da Giorgio Vasari; la tavola centrale raffigura la Vocazione degli Apostoli Pietro ed Andrea, a destra San Giorgio e San Paolo, sopra la Fede, nella predella San Giorgio e la principessa; a sinistra San Donato e Stefano, sopra la Fortezza e nella predella il Miracolo del calice.
Al centro il ciborio reca un Cristo risorto, attribuibile a Giovanni Stradano. Sul retro si trova una tavola con San Giorgio e il drago, ed un’altra predella con Storie di San Giorgio, Storie di San Donato, il Miracolo delle Stimmate, la Resurrezione di Lazzaro ed i ritratti dei familiari del Vasari.
Al di sopra dell’altare maggiore è collocata la tela della Finta cupola, dipinta a Roma fra il 1701 e 1702 dal pittore gesuita Andrea Pozzo.
La parte sinistra della controfacciata ospita l’affresco raffigurante “San Lorenzo”, opera di Bartolomeo della Gatta, databile al 1476.
Seguono nella parete sinistra la “Vergine col Bambino in gloria tra i santi Bartolomeo apostolo e Martino vescovo di Tours” opera di Marco Mazzaroppi, databile dopo il 1606,
e “San Benedetto e Santa Scolastica” con veduta dell’Abbazia di Montecassino, opera di Marco Mazzaroppi, databile al 1606;
Nel transetto destro è presente la tela raffigurante il Matrimonio mistico di Santa Caterina, opera di Teofilo Torri, databile al 1605 – 1606.