Atalanta e Ippomene. Opera di Benedetto Luti

Atalanta e Ippomene

Atalanta e Ippomene. Opera di Benedetto Luti

Atalanta e Ippomene è un dipinto (olio su tela, cm 72×59) realizzato verso la fine del Seicento dal pittore fiorentino Benedetto Luti, ed attualmente conservato presso il Museo di Palazzo Chigi di Ariccia (Collezione Lemme), Roma.

Benedetto Luti (Firenze, 17 Novembre 1666 – Roma, 17 Giugno 1724) è stato un celebre pittore italiano, uno dei maggiori esponenti di spicco della corrente artistica di fine Seicento, che si pone tra il classicismo e il barocco. Benedetto Luti si forma a Firenze, sotto la guida di Anton Domenico Gabbiani e poi a Roma dove si trasferisce nel 1691 con il sostegno e la protezione di Cosimo III de’ Medici affermandosi ben presto nell’ambiente artistico romano, molto ricercato dalle influenti famiglie dell’epoca come i Barberini, i Colonna e i Pallavicini.

Nel 1720 viene nominato Principe dell’Accademia di San Luca, ed entra a far parte della Congregazione dei Virtuosi del Pantheon, tra il 1708 e il 1709. Tra le sue principali opere occorre citare la Comunione della Maddalena (databile al 1702) conservata nella cappella della chiesa domenicana di Santa  Caterina da Siena a Magnanapoli; la tela ovale raffigurante il Profeta Isaia (databile al 1718) conservata nella Basilica di San Giovanni in Laterano; l’affresco raffigurante l’Apoteosi di Martino V conservato nella rispettiva sala di Palazzo Colonna a Roma; Bacco e Arianna, opera conservata presso il Museo di Palazzo Chigi di Ariccia.

Il dipinto Atalanta e Ippomene rientra tra le opere del pittore fiorentino incentrate su tematiche mitologiche e raffigura una scena tratta dalle Metamorfosi di Ovidio: Atalanta, eroina della mitologia greca, sfida tutti i suoi pretendenti nella corsa di velocità, uccidendo tutti coloro che risultano perdenti, ma, alla fine, viene sconfitta  da Ippomene.

Quest’ultimo, con l’aiuto di Afrodite, durante la corsa lascia intenzionalmente cadere i pomi d’oro nel giardino delle Esperidi, e riesce a superare la fanciulla che si china a raccoglierli. L’opera raffigura esattamente questo momento con i due giovani in movimento per la corsa e Atalanta, chinata, mentre raccoglie i pomi d’oro, all’interno di un paesaggio boschivo.

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