L’ Assunzione della Vergine è un dipinto (tempera su tavola) realizzato tra il 1519 e il 1520 dal pittore toscano Luca Signorelli ed aiuti di bottega, ed attualmente conservato presso il Museo Diocesano di Cortona (Arezzo).
Nello stesso museo sono conservati anche le opere raffiguranti l’Allegoria dell’Immacolata Concezione (databile tra il 1521 e il 1523), la Comunione degli Apostoli (databile al 1512) e l’Adorazione dei Pastori (databile al 1521-1524), tutti a firma dello stesso autore.
Luca Signorelli, (Cortona, 1450 circa – Cortona, 16 Ottobre 1523), è stato un rinomato pittore di origine toscana, annoverato tra i maggiori esponenti del Rinascimento italiano. Allievo di Piero della Francesca, il pittore cortonese si forma ad Arezzo ed è molto attivo principalmente in Toscana, Marche e Umbria; lavora ad Orvieto dove la sua opera più celebre è certamente il ciclo di affreschi, una sorte di Giudizio Universale, realizzati nel 1499 nella Cappella di San Brizio, in origine denominata Cappella Nova all’interno del Duomo o Cattedrale di Santa Maria Assunta; a Roma con la decorazione della Cappella Sistina, inizialmente come aiuto del Perugino (al secolo Pietro di Cristoforo Vannucci), e ad Asciano, in provincia di Siena con il ciclo di affreschi, “Storie di San Benedetto”, realizzati tra il 1497 e il 1498 nel Chiostro Grande dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
Il dipinto l’ Assunzione della Vergine proviene dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta o Duomo di Cortona e raffigura la Vergine Maria mentre sale in cielo circondata da angeli musicanti che ne evidenziano la solennità dell’evento.
Nella parte bassa dell’opera sono raffigurati gli apostoli raccolti intorno al sarcofago vuoto. Alla compostezza della Vergine, raffigurata seduta anziché in piedi, con le mani giunte in preghiera, si contrappone l’agitazione degli apostoli che vengono rappresentati in palese confusione, inginocchiati o che danno le spalle allo spettatore. Gli stessi appaiono spaesati e increduli, alcuni dei quali alzano lo sguardo al cielo alla ricerca dell’evento miracoloso. La vivacità cromatica visibile, in particolare, nelle vesti degli Apostoli caratterizza l’opera conferendo una raffinata armonia.