L’ Allegoria della pittura è un dipinto (olio su tela, cm 98×74,5) realizzato tra il 1630 e il 1635 (presumibilmente) dalla pittrice italiana Artemisia Gentileschi, ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, a Roma.
L’enigmatica raffigurazione come l’Allegoria della pittura viene attribuita sia ad Artemisia Gentileschi, eseguita durante il suo soggiorno a Napoli (1630-1638) e sia al pittore francese Simon Vouet, uno dei maggiori esponenti del caravaggismo, con una datazione precedente, intorno al 1620 circa.
L’opera raffigura una giovane donna, riccamente abbigliata con in testa la corona d’alloro (simbolo di gloria), intenta a dipingere il ritratto di un uomo. La donna tiene in una mano la tavolozza dei colori e nell’altra il pennello, mentre guarda direttamente verso lo spettatore.
L’immagine è inserita su uno sfondo monocromo scuro, illuminata da uno squarcio di luce che dall’alto si riflette sul viso, sul petto e sul mantello bianco, creando forti contrasti chiaroscurali.
Artemisia Gentileschi (Roma, 8 Luglio 1593 – Napoli, circa 1656) è stata una famosa pittrice italiana della scuola caravaggesca, figlia del celebre pittore pisano Orazio Gentileschi, anch’egli molto vicino alla pittura del contemporaneo Caravaggio. Il suo talento non passa inosservato, e non può essere sottovalutato ancora oggi, sebbene la vicenda dello stupro subito e il conseguente processo pubblico, nonchè la predominanza maschile nell’ambiente artistico dell’epoca, gettano alcune ombre sul suo lavoro.
Tra i suoi capolavori occorre citare Susanna e i vecchioni (databile al 1610) conservato nella Collezione Graf von Schönborn a Pommersfelden in Germania e Giuditta che decapita Oloferne, (databile al 1620) attualmente conservato presso la Galleria degli Uffizi di Firenze, mentre una prima versione realizzato fra il 1612 e il 1613 è conservato presso il Museo Nazionale di Capodimonte; l’Autoritratto come allegoria della Pittura (databile al 1638- 1639), ed attualmente conservato al Kensington Palace di Londra. A ciò si aggiunge una splendida “Madonna col Bambino” realizzata tra il 1610 e il 1611 e Santa Cecilia, (databile intorno al 1620 circa), entrambe conservate presso la Galleria Spada di Roma.