Caravaggio: Maestro di luce, genio e sregolatezza

Caravaggio: Genio creativo artistico

Caravaggio, (Michelangelo Merisi), artista all’avanguardia, spirito ribelle, maestro di luce ebbe una vita brevissima, eppure straordinariamente produttiva dal punto di vista artistico, intensamente drammatica e vissuta tra genialità e sregolatezza.

Il Caravaggio è una sorta di spartiacque tra il vecchio e nuovo modo di trasmettere emozioni:

i soggetti rappresentati sono fortemente caratteriali e vibranti, tali da apparire “viventi”, illuminandosi  dai proverbiali tagli di luce che solo Caravaggio ha saputo donare alle sue opere e che contribuiscono a mantenere intatta la sua grandezza universalmente riconosciuta.

“Firma pittorica del Caravaggio”

Il Caravaggio può essere considerato l’inventore dell’ombra “attiva”, che a sua volta genera un ombra ulteriore tale da definirla un “vissuto cromatico” e non una macchia scura.

Nelle sue opere ha sempre ricercato, oltre alla drammaticità dei soggetti di primo piano, uno sfondo ancora vivo e pensante, attento e partecipe. Sovente vediamo il volto dell’artista immortalato come secondaria figura in contemplazione, quasi a testimonianza di un evento altamente tragico.

Geniale questo modo di rendersi parte integrante dell’evento, immortalandosi all’ interno dell’opera. Quasi una “firma” pittorica…

 Caravaggio: genio e sregolatezza

La frequentazione di pessimi locali, portava l’artista ad incontrare spesso gente di malaffare dedita alle più svariate prepotenze da cui spesso ne veniva sopraffatto. E, paradossalmente, era proprio in questi particolari stati d’animo, esacerbatamente tristi e solitari, che Caravaggio sapeva rendere il meglio di sé, sfogando la sua incontenibile rabbia nelle tele, rappresentando tutta l’aggressività e la violenza di cui era circondato, sovente raffigurando se stesso, il suo stato d’animo.

caravaggioRicordiamo tra le diverse opere realizzate: “Bacchino malato” (quasi un autoritratto), “Bacco”, “Ragazzo morso da un ramarro” e “Giovane con canestro di frutta”.

Nella sua breve vita fu più volte incarcerato, malmenato, ferito e messo in fuga.

Poco prima della morte, durante una rissa, fu gravemente ed irrimediabilmente deturpato in volto con un rasoio.

 caravaggioDa questa terribile esperienza il Caravaggio trasse la forza per rappresentare “Davide con la testa di Golia”, nel quale raffigura i propri lineamenti nella testa mozzata, quasi volesse preannunciare di lì a poco , la sua morte.

Innumerevoli gli accostamenti dell’ artista con altri “grandi” del passato. Inutili e probabilmente sterili. La grandezza del Caravaggio è al di sopra di qualunque nominativo possa uscire dal cilindro. E si sa che, coloro che creano un epopea diversa, diventano a pieno titolo capisaldi nei cuori di chiunque sia amante dell’arte vera.

Chi è Caravaggio?

Un “cyborg” dell’arte, un eccezionale maestro della luce che, nonostante quattro secoli di storia trascorsa, fa ancora immensamente e piacevolmente parlare di sé, più in qualità di “genio” che di “sregolatezza“!.

La produzione artistica del Caravaggio è sparsa tra Firenze, Milano, Napoli, Malta e principalmente Roma:  Galleria Borghese, Chiesa di S. Luigi dei Francesi – cappella Contarelli -, la Galleria Doria Pamphili, la Galleria Nazionale d’Arte Antica, S. Maria del Popolo – cappella Cerasi -, la Pinacoteca Vaticana , Basilica di S. Agostino in campo Marzio.

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